Elena Boillat

Un giorno per un attimo mi è mancata l’aria. Tra la gola e i polmoni, leggermente sopra l’altezza dei bronchi, ho percepito come un filtro di tela spessa formato da miliardi di piccoli fori. Il suono che usciva assomigliava a quello di un pigolío.

‍Esplorando una specifica zona anatomica del suo sistema respiratorio, Elena Boillat diventa soggetto-oggetto della propria ricerca. In che modo il corpo diventa ricettacolo d’aria? Quali e quante forme assume il respiro una volta fuori? Con la performance«P A R T I T U R A Z E R O» Elena indaga la voce umana come mezzo di invocazione e relazione, dove le espressioni vocali tornano ad essere manifestative. Utilizzando diversi tipi di resistenze, il corpo si mette al servizio del proprio respiro e della propria voce per comporre una partitura che oltrepassi i significati – e i limiti – della comunicazione, in dialogo con l’immaginario e la percezione di chi è in ascolto che inevitabilmente è testimone e controparte di questa chiamata.

Nata e cresciuta in Italia con origini del Canton Berna, Elena si laurea in Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo presso l’Università degli studi di Firenze, per poi diplomarsi come danzatrice e performer presso l’Accademia Paolo Grassi di Milano. Basata in Ticino dal 2015, è attiva nell’ambito delle arti sceniche con progetti e collaborazioni tra la Svizzera e l’estero, sviluppando negli anni un percorso interdisciplinare che mette al centro il corpo come atto poetico.

Di / Con: Elena Boillat.

Collaborazione artistica: Laura Gaillard.

Consulenza sonora: Mathias Steinauer.